Dai migliori laboratori di SEO e #vipregoleggeteilmioblog! dell’Internet, Vertigine della classsifica, la rubrica che è la naturale evoluzione di A year in review! Da oggi, col 100% in meno di lamentele da parte dell’estensore!
Che a me, credo si fosse capito nel corso dell’anno passato, A year in review non è che piacesse così tanto: mi dava noia. Il file in cui via via mi appuntavo gli eventi che accadevano nel corso dei mesi stava raggiungendo dimensioni mastodontiche. Il tempo trascorso seduto a cercare di ordinare quegli eventi in un elenco puntato dotato più o meno di senso mi stava facendo venire le piaghe da decubito al fondoschiena. Dover avere a che fare con i personaggi che affollavano Un mese in pretura peggiorava significativamente la mia gastrite. E potrei continuare.
Per cui, dimenticatevi tutto questo: quest’anno, A year in review seguirà le orme di quanto fatto all’inizio del mese dall’Anti Top Ten. Niente notizie di cui il Tg1 ha parlato per più di due giorni (anche non consecutivi) nella sua edizione serale, ma solo le migliori chicche degli ultimi trenta giorni, accuratamente selezionate nel corso delle sue battute di caccia in Rete dal vostro poco amichevole blogger di condominio (semicit.), il qui presente Gaber Ricci (al netto del porno, ovviamente)!
DISCLAIMER
Sì, il titolo è ispirato ad una raccolta di saggi di Umberto Eco, Vertigine della lista: ci tengo a dire che è uno dei pochi libri di Eco che non ho letto, quindi potrei averlo citato in modo del tutto incongruo. Non fustigatemi per questo.
Ok, tutto chiaro ora? Bene, andiamo ad incominciare!
10. Guarisce definitivamente Fabrizio Pulvirenti, il medico italiano che aveva contratto l’Ebola in Sierra Leone: e proprio mentre eravamo pronti a gettare in faccia ai razzisti tutta la loro ignoranza, non uno, ma ben due avvenimenti hanno ridato loro nuova forza. Dev’essere per questo che l’Ebola non interessa più a nessuno.
9. Il Corriere della Sera, senza dubbio a causa del grande dolore provocato in redazione dalla strage di Charlie Hebdo, si dimentica di avvertire alcuni dei più famosi fumettisti italiani del fatto che, come dire, si sta scippando alcune loro vignette per pubblicarle su un libro che verrà venduto con intenti di “beneficienza”.
8. A Milano, di fatti reali, come ad esempio gli scempi in città che sta portando l’EXPO, non si può parlare, ma di cose palesemente inventate, tipo la famiglia naturale, sì. Per di più, invitando Mauro Inzoli, che, per qualche motivo, non si faceva più vedere in giro da tempo. Se non è amore della democrazia questo!
7. I peni degli italiani si sono accorciati di uno/due centimetri, negli ultimi anni. Come dicevo anche qui (non so neanche bene perché) non credo che ciò abbia qualcosa a che fare con gli affettuosi saluti e le vergognose menzogne di cui sono state fatte oggetto le due ragazze di cui si accennava al punto 10;
6. Per consolarci di tutte le brutte notizie che abbiamo udito in questo mese, viene lanciata Radio Povia. Ora sappiamo che peggio di così non potrà andare. MAI.
5. Sappiatelo: ogni volta che avete ceduto alle lusinghe di quella “Diciottene disinibita che ha tanta voglia di giocare”, potreste aver dato dei soldi all’ISIS.
4. Per dimostrare che Grillo ha ragione, quando dice che la legalità sta solo al Nord, un consigliere comunale a 5 Stelle denuncia un grave caso di appropriazione indebita.
3. A proposito di Grillo: vallo a raccontare ad Emilio, che grazie a te in Italia non ci sono fascisti.
2. Viene raccontata la storia di ribellione e repressione di Occupy Playground, con un gruppo di bambini che protestavano perché era loro impedito di utilizzare il campo giochi della loro scuola sommersi dal gas lacrimogeno della polizia kenyota. Una storia talmente bella, e contemporaneamente talmente capace di muovere all’ira, che nessuno ha voluto ascoltarla.
1. Ma, per fortuna, non tutte le storie hanno la stessa sorte: sarà l’hipsterismo, sarà la moda, sarà quello che volete, ma che il reportage la storiona che Zerocalcare ha scritto per Internazionale a proposito della sua permanenza a Kobane sia andata esaurita nel giro di poche ore è, per quel che mi riguarda, la notizia del mese. Ah, pochi giorni dopo Kobane è stata liberata dai guerriglieri del Rojava. Esagererò, ma poi qualcuno dice pure che le storie non servono a niente.
Fuori concorso, ovvero: notizia che tanto senza dubbio avete sentito: L’elezione di Mattarella, ovviamente
Libro più bello letto questo mese: Joe R. Lansdale, Bad Chili
Album più bello ascoltato questo mese: Sun Kil Moon, Benji
Be’, e questo è tutto. Buon febbraio!
mi c’ero quasi (….) affezionato all’appuntamento mensile, ma comprendo. questo, però, son certo non lo farà rimpiangere. grazie per la notizia 2, soprattutto, non avevo saputo. caspita. senza parole.
Perché quasi (….)? 🙂 Pensa che ho cercato la notizia in italiano da linkare… pare non l’abbia data nessuno.
giornalettismo.it, ho visto
(il quasi era per non fare troppo il sentimentalone 😀 )