Quello che trovate qui è l’ultimo episodio di Sette pezzi magici, il mio podcast che è anche uno spettacolo di magia. E giunti a questo punto, potrei probabilmente evitare di ricordarvi che potete trovarlo anche su Spotify e Deezer… caspita, l’ho appena fatto.
Ed infine, dopo sette settimane di magia (più o meno di qualità, questo sta a voi dirlo), preferisco non utilizzare altre parole per introdurlo: per cui, utilizzo questo spazio per ringraziare Luca, che nonostante la pletora di suggerimenti da me richiesti non mi ha mai mandato a quel paese, e Sebastiano, che ha ascoltato tutti gli episodi in anteprima, e mi ha consigliato di inserire questo qui, al termine della serie. Dove in effetti sta assai bene, non solo in termini di “microcosmo”, ma anche di “macrocosmo”: sarà una delle mie ultime pubblicazioni di quest’anno, che con la magia si era aperto, e con la magia si chiuderà. E considerato il tema di questa puntata… ma sentirete. Per ora mi limito a rivelarvi che c’entra col fatto che non vi dico arrivederci, ma benvenuti alla prossima magia.