Tra il 17 ed il 25 settembre scorsi sono stato in ferie. E no, al contrario di quanto accaduto in molte occasioni precedenti (per l’Andalusia, per la Toscana, per Parigi, per Napoli ed a ben vedere anche per Roma, visitata in due occasioni del tutto particolari in tempi assai più prossimi alla nascita di questo blog, quando ancora sognavo di scrivere una guida turistica tutto sommato convenzionale) questa circostanza non sarà occasione per il lancio di una rubrica “a tema”.
Ciò non significa, ovviamente, che le mie vacanze di quest’anno non siano state soddisfacenti o interessanti; è solo che, come ho detto più volte a chi mi ha chiesto dove sarei andato, esse sono state itineranti: in poco più di una settimana ho dormito in cinque città differenti di quattro regioni e cinque province diverse, e l’esperienza è stata così varia e mutevole da non poterla racchiudere tutta sotto un unico “filo conduttore”. Semmai, avrei potuto pensare di dedicare un ciclo di post a ciascuna delle città in cui ho soggiornato, sia pure così brevemente… ma non vi voglio così male. Non ancora, almeno.
Una delle mete di questo mio vagabondare, degno del Di Caprio di Prova a prendermi, è stata Torino, che ho visitato con il preciso intento di capire non solo perché, ma anche se effettivamente si meritasse il titolo di capitale magica d’Italia; e, nascosta sotto la fastosità e la magniloquenza di cui i Savoia l’hanno ricoperta nel tempo, senza riuscire ad annullarne del tutto il fascino, ho trovato effettivamente una città che è magica non solo nel senso, per così dire, “esoterico”, ma anche in un senso più “tecnico” che, forse, preferisco. Intendo dire che, forse anche per via della compagnia con cui mi trovavo, l’ho trovata una città particolarmente congeniale all’illusionismo (d’altronde, ci abita il mio maestro in quest’arte, Mariano Tomatis), una città che stimola la riflessione illusionistica e la visione illusionistica del mondo. In altri termini: mi è venuta voglia di lavorare a moltissimi effetti magici, mentre camminavo per le sue vie tagliate ad angolo retto. Uno di questi, voglio condividerlo con voi.
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